martedì 6 dicembre 2011

Equini (loro) e Polli (noi)

Sta per uscire la nuova manovra del Governo Monti, che in più occasioni ho già definito più che equa, Equina...il doppio senso si spiega col fatto che anche gli Asini sarebbero stati capaci di risolvere così la crisi italiana.
Scrivo a distanza di 20 giorni dalla mia ultima nota in cui, mediante dei semplici calcoli dimostravo che la famiglia media italiana resta già oggi senza un euro in tasca a fine anno e quindi è costretta a rinunciare ai regali di Natale se vuole continuare a rispettare la legge ed a pagare le tasse nuove e arretrate (per la cui riscossione coatta ci pensa Equitalia, o meglio da oggi Equinitalia).
Ecco così che questo Governo Monti, non voluto dal popolo italiano ma imposto dai grandi poteri finanziari ad un Presidente messo con le spalle al muro dalla crisi “virtuale” creata dai mercati e che stava affossando la nostra economia e rischiando di farci fallire, per poter tenere fede al pagamento di un debito pubblico sempre più mostruoso, che si autoalimenta con gli interessi suoi stessi (che ammontano a circa una sessantina di miliardini di euro l’anno, mica patate) ha dovuto ancora una volta mettere le mani nelle tasche degli italiani, che verranno spremuti come limoni.
Il guaio è che stavolta soldi nelle tasche degli italiani non ce ne sono davvero più, e quei conteggi semplici e molto verosimili che avevo fatto nella precedente nota lo dimostrano pienamente.
Comunque sia, visto che di soldi le famiglie italiane non ne hanno più, faranno da ora in poi quello che fa lo Stato, seguendo il suo esempio. Si indebiteranno ancora di più autoalimentando il proprio debito verso le banche creditrici, pagando interessi da strozzinaggio in un sistema che porta sistematicamente al fallimento, delle famiglie, delle aziende e dell’intera economia.
Tutto ciò perché partendo da zero euro in tasca bisognerà comunque provvedere al pagamento delle prossime Tasse Monti, poiché siamo un popolo di onesti, e che riepilogo di seguito:
1)      Nuova ICI sulla casa, mediamente 600,00 euro l’anno in più a famiglia media
2)      Aumento carburanti circa 10 eurocent/litro (che vuol dire circa 200,00 euro l’anno a famiglia media)
3)      Tassa dell’1 per mille sui conti correnti e tasse su varie operazioni e risparmi bancari
4)      In pensione si ci va a 70 anni (tutti tranne i parlamentari naturalmente che si fermano a 60 perché il loro è un lavoro usurante, che deriva da usura…)
Mi riferisco sempre alla famiglia media perché in Italia vale sempre la media dei Polli di Trilussa, per cui ci sono almeno la metà delle famiglie italiane che stanno peggio di quella media.
Nel frattempo, visto che sono siciliano, la mia cara e bella Regione comunica che sarà costretta ad aumentare l’IRPEF perché c’è crisi e bisogna mettere i conti a posto, e così faranno pure altre Regioni.
Concludo con un’osservazione: più tasse significa meno soldi restanti, quindi meno consumi, quindi recessione, quindi la crisi aumenta, quindi fra un mese altra manovra e altra stangata, quindi si va dritti verso il fallimento, ahimè.

Riflettendo poi sui 3000 privilegi delle Caste di politici, parlamentari, manager di aziende pubbliche, sindacalisti che non vengono minimamente scalfiti, mi chiedo se sia questo il motivo per cui politici di destra e sinistra si trovano incredibilmente alleati a difesa del governo dei professori (almeno fino a fine legislatura, chissà perchè).
Concludo qui la nota per evitare che dalla mia tastiera inizino ad uscire parolacce che sono già nella mia mente, nella speranza che quanto scritto serva a far aprire gli occhi a qualche mio connazionale. Saluti

giovedì 17 novembre 2011

I Polli e l’ICI


Poichè non lo spiega nessuno, ci proverò io, in qualità non di professore ma di semplice cittadino che paga regolarmente le decine e decine di tasse che tartassano i contribuenti italiani.
Tutti i cittadini pagano già una tassa sulla prima casa e su ogni altro immobile che possiedono in proporzione al reddito che hanno.
Infatti ogni cittadino paga una tassa che è direttamente proporzionale alla rendita catastale dell'abitazione ed al proprio reddito. Ad esempio, in una famiglia italiana media composta da 3 persone monoreddito, se l'intestatario dell'appartamento ha un reddito di 20000,00 euro all'anno ed ha un'appartamento di 100 mq con rendita catastale di 500,00 euro, pagherà 100,00 euro/anno di tassa sulla casa mascherata da irpef.
Ma non basta paragonare con gli altri paesi europei, i quali oltre ad avere un reddito medio più alto, pagano anche molto meno di noi l'energia elettrica, il gas, i rifiuti, l'acqua.
Infatti in Italia, per tante scelte scriteriate della politica ed a volte anche dei cittadini in buona fede ma fuorviati dalla politica, dai media e dall’informazione, la stessa famiglia, per poter solo abitare in quella casa, che dovrebbe essere un diritto ad una vita minimamente decente,  pagherà ad esempio ad Agrigento (una città a caso), circa 400,00 euro all'anno per i rifiuti, circa 400,00 euro all'anno per l'acqua, circa 600,00 euro all'anno di ENEL, minimo 400,00 euro all'anno per la bolletta telefonica con internet, minimo 1000,00 euro all'anno di gas per poter riscaldare la casa e non morire di freddo nella stagione invernale e per usufruire dell'acqua calda, per non contare che spesso e volentieri ha in carico un mutuo per la ristrutturazione iniziale o per l’acquisto della stessa prima casa per un ammontare minimo di 4000,00 euro all’anno. Così, “babbiando babbiando” (per usare un eufemismo tipico delle mie parti) siamo già arrivati alla modica cifra di circa 7000,00 euro.
Consideriamo che questa famiglia dovrà pure affrontare tante spese necessarie per la “sopravvivenza”, spesa alimentare (almeno 5000,00 euro all’anno per sopravvivere), automobile (più bollo e assicurazione che influiscono per circa 900,00 euro all’anno) e benzina sempre più cara ed ultratassata (almeno 100,00 euro al mese, 1200,00 euro all’anno), vestiario, spese per il figlio (scuola, vestiario, giochi ecc…, ho calcolato circa 1500,oo euro all’anno senza strafare) e qualche spesa di quelle che ormai non sono più considerate superflue quali i cellulari e relative schede telefoniche e ricariche (un cellulare + relative ricariche per un anno circa 500,00 euro all’anno). Questa seconda tranche di spese ammonta a circa 9000,00 euro all’anno (e siamo a 16000,00 euro per non perdere il conto)
Infine, la terza e più deprimente tranche che comprende, (toccando nel frattempo, per me e per tutti,  i gioiellini di famiglia), le spese sanitarie, che per le medicine e visite mediche ordinarie potrebbero ammontare a circa 1500,00 euro all’anno oltre ad imprevisti di varia natura nella casa che richiedono interventi di tecnici vari tra cui idraulico, elettricista, muratore, tecnico della lavatrice, tecnico della tv, tecnico del computer, tecnico generico tuttofare (non potevano mancare i tecnici in un periodo in cui si parla dei tecnici come dei salvatori della patria) che se siamo fortunati ci portano via altri 500,00 euro all’anno. E ahimè siamo a 18000,00 euro.
Se non ho dimenticato nulla (non mi fido molto della mia memoria), restano miseri 2000,00 euro, per qualche piccolo piacere, un week end rilassante durante le ferie, qualche pizza qua e là in qualche sabato o domenica, facendo attenzione a non arrivare troppo tardi che i ristoranti sono tutti pieni e non si trova posto.
...Purtroppo mi sono ricordato di altre spese che avevo omesso per dimenticanza, sono così tante che è difficilissimo averne un quadro completo sempre presente, cosi questa nota si va evolvendo man mano che me ne ricordo....
Avevo dimenticato le seguenti spese: Canone TV circa 110,00 euro all'anno, spese condominiali circa 500,00 euro all'anno, tagliando auto mediamente 500,00 euro all'anno....
E così addio Pizze il sabato sera ed addio week end nelle ferie, e probabilmente anche addio ai regali di Natale...
A questo punto mi viene spontaneo porre, e  più che altro dovremmo tutti porci (che non è un’offesa…) la seguente domanda:
ma questa famiglia come potrebbe essere mai in grado di pagare un ulteriore tassa (ICI) sulla prima casa? Con quale coraggio si può chiedere di pagare un’ulteriore tassa ai cittadini già abbondantemente provati e stufi? Non si pensa che prima o poi gli stessi cittadini si ribelleranno e potranno scegliere tra una rivoluzione pacifica inizialmente (non pagare più le tasse che non possono pagare) ad una rivoluzione violenta in piazza (quando verranno messi con le spalle al muro e gli verranno pignorati gli immobili dalle amiche banche o dall’amico Stato)? Nessuno ha mai pensato che per la civile convivenza è necessario assicurare a tutti i cittadini, nessuno escluso, una qualità di vita almeno “decente”?
post scriptum: ho considerato una famiglia italiana media, ciò significa che non è che tutti guadagnano tanto, ma ce ne sono almeno la metà che vivono con un reddito ancora minore (è un po’ come la media del pollo di Trilussa da me liberamente interpretata ed adeguata ai tempi: se una persona mangia due polli al giorno ed un’altra non ne mangia nemmeno uno, in media queste due persone mangeranno un pollo a testa, ma nella realtà uno dei due mangia troppo e l’altro muore di fame)…

sabato 12 novembre 2011

Su e giù per i Monti, Monti si, Monti no, Monti mai, Monti perché?,Monti chi è?, Monti solo se (le mie utopie)...

Potrei essere d’accordo con un governo Monti o di altro Tecnico in genere (quindi mai eletto dal popolo ma imposto al Parlamento dal Presidente Napolitano messo con le spalle al muro dal fuoco incrociato di Unione europea e mercati finanziari) solo se traghettasse l’Italia verso il nuovo voto nell’arco di 3 mesi attuando nel frattempo le seguenti riforme che chiede da tempo l’intero popolo italiano e che probabilmente questo parlamento di sua iniziativa non avrebbe mai attuato:
1)      Abolizione dell’attuale privilegio che prevede Pensioni da 3 a 10 mila euro al mese cumulabili con qualsiasi altro reddito, prese con soli cinque anni di mandato e gia' a 50 anni per i Parlamentari nazionali e regionali
2)      Dopo la riforma pensione max di 3000 euro al mese a 67 anni come tutti gli altri cittadini
3) Abolizione del Doppio stipendio di ex dipendenti pubblici che si danno alla politica e che continuano a prendere l'indennità da 3000 euro ad un max indefinito, come lavoratori fuori corso o in aspettativa (Dipendenti pubblici di cui molti magistrati...) ed in più prendono lo stipendio da Onorevole o Assessore o altro con l'aggravante che pur non lavorando nel frattempo vengono pure premiati con la promozione nel loro ruolo
4) Abolizione delle Baby pensioni siciliane fin dall'età di 50 anni concesse a chi ha usufruito della legge per l'accompagnamento di familiari disabili prendendo una cospicua indennità mensile che vanno a sommare al loro stratosferici stipendi da Onorevole all'ARS
5) Abolizione di tutti i privilegi di cui godono i sindacalisti, le buonuscite milionarie da 200,000 euro in su per gli ex dirigenti sindacalisti che vanno in pensione, e si faccia pagare l'ICI alle migliaia di immobili dei Sindacati che non posso certo essere paragonati alle ONLUS ed anche alle attività clericali che producono reddito (escluse solo quelle che offrono servizi di assistenza e di culto)
6) Si vada ad aumentare l'IVA solo sui beni di lusso, visto che in Italia ci sono almeno 1 milione tra Yacht, BMW, Mercedes, Ferrari, Porsche ed in genere beni che hanno costi dai 100.000 euro in su oltre ai costi annessi ecc...eppure coloro che dichiarano più di 200.000 euro all'anno di reddito sono solo 75000 italiani...mi sembra evidente che esiste una gran massa di evasori sconosciuti al fisco e che sarebbe facilissimo scovare se solo lo si volesse.,
7) si dimezzino gli stipendi dei parlamentari adeguandoli alla media europea
8) dimezzare il numero di parlamentari con abolizione di una delle due camere, inutile doppione.
9) nuova legge elettorale che introduca bonus pure al senato per assicurare ampia maggioranza e governabilità, oltre alle preferenze nelle liste
10) abolizione delle inutili province e dei piccoli comuni (ovvero di tutti i relativi staff di assessori, consiglieri, portaborse e compagnia bella)
Nota finale: qualcuno ha mai fatto un calcolo di quanti soldi si risparmierebbero e di quanto si ridurrebbe la spesa pubblica attuando tutte queste misure?
Nota davvero finale: Monti è stato nominato dal Presidente Napolitano senatore a vita (percepirà 25000 euro al mese). Credete che si batterà per portare avanti queste riforma che ormai da tempo chiede tutto il popolo italiano indipendentemente dall’appartenenza politica?
Ultima ed estrema nota: quando ci decideremo a tirare fuori gli attributi come popolo italiano, a non farci imporre nulla nè dall’unione europea né dai mercati finanziari , ma piuttosto a dare una grande dimostrazione di unità nazionale per il bene del paese che non prescinda dalla politica democratica (cioè quella voluta e portata in parlamento dai cittadini elettori)?

Se tutto questo non fosse possibile, meglio andare subito al voto, unica vera espressione del Popolo sovrano in una Democrazia (art. 1 della Costituzione italiana) e mandare a casa questa classe politica.

venerdì 4 novembre 2011

Non potrei mai fare politica

Non potrei mai fare politica per i seguenti motivi:
1) mi piace farle le cose e non predicarle
2) non mi piace prende in giro chi ha a che fare con me
3) mi piace guadagnare per vivere e non vivere per guadagnare
4) mi piace lavorare, non mi piace pretendere il lavoro
5) non mi piace leccare il culo
6) mi piace costruire cose utili per me e per la comunità
7) mi piace poter esprimere liberamente le mie idee
8) sono corretto e non tradisco gli amici o chi mi da fiducia
9) sbaglio spesso, perchè sono un uomo, ma almeno me ne rendo conto
10) mi piace dare ancor più che ricevere
11) mi rallegro dei miei successi ma non ho mai sperato o voluto il male altrui
12) credo nell'amore, non credo nell'odio. L'amore costruisce, l'odio distrugge
13) credo nella libertà delle proprie idee, non credo nella libertà di distruggere, calunniare e demonizzare l'avversario
14) credo che la politica sia un servizio alla comunità e non un privilegio
15) credo che il lavoro pubblico sia un servizio alla comunità e non un privilegio
16) se fossi io a comandare azzererei gli uffici pubblici, manderei in prepensionamento tutti gli attuali impiegati, tranne quelli entrati con regolare concorso (un'esigua minoranza), azzererei la politica e ripartirei da zero

Per tutte queste ragioni, e forse per qualche altra che adesso mi sfugge non sarei mai un buon politico, non sarei mai un trascina popolo, anzi sarei molto antipatico alla gente che scende in piazza perchè non le direi mai le cose che vuol sentirsi dire, semplicemente gli direi che loro sono la prima causa col loro voto se le cose in Italia vanno così, e che l'unico modo per cambiare il nostro paese è ripartire da zero, perchè cambiare solo chi ci comanda e lasciare invariato tutto il resto non serve a nulla.
Credo solo nel cambiamento reale, cioè quello che parte da ognuno di noi, qullo che ci fa credere in ciò che facciamo, nel nostro lavoro, nella nostra vita, quello che non si fa prendere in giro dallle trasmissioni televisive di parte o dalle notizie tendenzionse e spesso false che girano su internet.
Credo nell'impegno di ognuno nel proprio lavoro, nella propria famiglia, nella società, nell'impegno politico solo se visto come servizio al territorio e non al proprio orticello fatto di amici e parenti...se ognuno di noi da oggi in poi facesse il proprio dovere potrebbe bastare una settimana a risollevare le sorti del nostro Paese, ma non sarà così, perchè prevarrà sempre il detto "intanto pensiamo ad oggi che a domani ci pensa Dio"...così ho deciso che non farò mai politica, preferisco un giorno lasciare a mio figlio un bell'esempio piuttosto che tanti soldi in eredità...

mercoledì 31 agosto 2011

Manovra finanziaria 2011 - Diritti acquisiti e inaccettabili privilegi

Cari amici Laureati, siamo venuti a sapere in questi giorni che il governo ha deciso di toglierci il diritto acquisito di computare gli anni di laurea ai fini del calcolo degli anni di anzianità contributiva per la pensione. Una misura drastica , in un tempo di crisi e di recessione per il nostro Paese, per cui qualcuno doveva pur pagare.
Non voglio entrare nel merito tecnico della questione, dico semplicemente, che se si tratta di salvare il Paese dal fallimento io sono in prima fila e accetto, anche se con un bel mal di pancia, tale misura, ma solo perchè per mia formazione, non ho mai pensato di smettere di lavorare nemmeno a 65 anni, considerando il lavoro una componente fondamentale della mia vita.
Ma invito solo a riflettere sul fatto che, soprattutto i liberi professionisti, devono contare sul fatto di stare sempre bene, di non ammalarsi mai perchè la malattia non gliela paga nessuno, di non potersi permettere di mancare dal lavoro perchè a fine mese non hanno nessuna sicurezza e nessuno stipendio da prendere, e se non lavorano non prendono neanche soldi nei mesi successivi.
Detto questo spero di stare in ottima salute almeno fino ai 65 anni quando finalmente potrò perlomeno avere la certezza di un mensile che mi consenta perlomeno di garantirmi da tutte quelle spese necessare almeno per curare gli acciacchi tipici che suppongo, si abbiano da una certa età in poi. Ma tranquillamente continuerò a svolgere il mio lavoro di libero professionista, magari potendo godere di qualche periodo in più di meritato riposo.
Pertanto accetto questa misura ma a delle opportune condizioni che credo condivideranno molti amici laureati, e cioè che vengano da subito aboliti i seguenti privilegi subdolamente acquisiti dalle cosiddette CASTE, delle quali il 99% dei cittadini italiani informati sono sinceramente stufi:
1) Pensioni da 3 a 10 mila euro al mese cumulabili con qualsiasi altro reddito, prese con soli cinque anni di mandato e gia' a 50 anni per i Parlamentari
2) Pensioni all'incirca analoghe per i parlamentari siciliani addirittura anche solo dopo 2 anni 6 mesi e un giorno di legislatura a partire dai 60 anni di età.
3) Doppio stipendio di ex dipendenti pubblici che si danno alla politica e che continuano a prendere l'indennità da 3000 euro ad un max indefinito, come lavoratori fuori corso o in aspettativa (Dipendenti pubblici di cui molti magistrati...) ed in più prendono lo stipendio da Onorevole o Assessore o altro con l'aggravante che pur non lavorando nel frattempo vengono pure premiati con la promozione nel loro ruolo
4) Baby pensionati siciliani dall'età di 50 anni che hanno usufrutio della legge per l'accompagnamento di familiari disabili prendendo una cospicua indennità mensile che vanno a sommare al loro stratosferici stipendi da Onorevole all'ARS
5) Si annullino tutti i privilegi di cui godono i sindacalisti, le buonuscite milionarie da 400,000 euro in su per gli ex dirigenti sindacalisti che vanno in pensione, e si faccia pagare l'ICI alle migliaia di immobili dei Sindacati che non posso certo essere paragonati alle ONLUS, questo è ridicolo e la legge va immediatamente cambiata.
6) Si vada ad aumentare l'IVA solo sui beni di lusso, visto che in Italia ci sono almeno 3 milioni tra Yacht, BMW, Mercedes, Ferrari, Porsche beni che hanno costi dai 100.000 euro in su oltre ai costi annessi ecc...eppure coloro che dichiarano più di 200.000 euro all'anno di reddito sono solo 75000 italiani...mi sembra evidente che esiste una gran massa di evasori sconosciuti al fisco e che sarebbe facilissimo scovare se solo lo si volesse.
Dopo aver attuato queste misure contro questi ingiusti privilegi sono anche io disposto a rinunciare ai miei 5 anni di Corso di Laurea (che tra l'altro avrei pure dovuto pagare per riscattare) ai fini del calcolo degli anni di contribuzione per la Pensione ed a lavorare 5 anni in più.

sabato 28 maggio 2011

Passeggiando per le vie di Palermo...


Passeggiavo per le vie del centro. Palermo è una grande città, che sento mia e a cui sono molto legato per averci trascorso gli anni universitari. L’ho sempre vissuta da studente cogliendone gli aspetti più divertenti e contraddittori. L’ho anche vissuta un po’ da grande , l’ho vissuta il giorno e l’ho vissuta la notte, come potrei non amarla.
Una cosa che mi ha spesso colpito nelle mie divagazioni cittadine è l’osservare la vita dei turisti e dei viaggiatori dal mio punto di vista. Soprattutto i comportamenti di certi viaggiatori, in coppia, a volte anche da soli, che osservano, leggono, si siedono ai bar e scrivono. Scrivono di emozioni provate, di luoghi visti, di nuove amicizie. Una cosa che spesso ho desiderato di fare.
Passeggiavo per le vie del centro, dopo una giornata di lavoro, avevo un paio di ore libere, da trascorrere. Decisi che le avrei trascorse da turista, vivendo il centro storico di Palermo, mi fermo in un paio di librerie, compro qualche libro, poi mi siedo in uno dei locali più belli lungo una via caratteristica proprio di fronte il Teatro Massimo, proprio nel momento in cui veniva servito l’aperitivo. Un mondo colorato mi si apriva davanti agli occhi, odori e sapori di pietanze da gustare che facevano da contorno al mio Campari e le cui fragranze si mischiavano agli odori dei luoghi, delle case. Eh si, perché quando ritorni dopo un po’ di tempo in un posto a cui sei affezionato,  ti tornano in mente gli odori che avevi lasciato, e tutto ti sembra più familiare, provi una sensazione di benessere.
Mi siedo al mio tavolo, apro il libro che avevo comprato Seta di Alessandro Baricco, parla di un viaggiatore, un mercante di bachi da seta, viaggia per il mondo, dall’Africa al Giappone, mi chiedo se i suoi viaggi siano ispirati più da un reale bisogno economico o da un bisogno di conoscere, soprattutto se stesso, lo scoprirò leggendo. Era da tempo che desideravo leggerlo questo libro.
Nel tavolino accanto, alla mia destra, due donne. Quando sono arrivato parlavano già, quando vado via dopo due ore, parlano ancora. Cosa si saranno dette. Le donne hanno la capacità di parlare ininterrottamente, ore ed ore, senza mai una pausa, spesso le loro voci si sovrappongono. Hanno pure la capacità di parlare e contemporaneamente ascoltare l’interlocutrice, non so fino a che punto comprendano i discorsi dell’altra, forse è per questo che parlano all’infinito, perché a volte ricominciano da capo.
Sulla mia sinistra una comitiva di turisti americani, chiassosi come sempre, allegri, bevuti e in procinto di confezionare il loro book fotografico turistico fatto di foto più o meno spontanee, per immortalare la vacanza palermitana.
Si è fatto tardi, ormai sono rimasto solo io e pochi altri, la luce non è più sufficiente per continuare la lettura ed io sono soddisfatto per questo aperitivo alternativo. In verità ho realizzato anche altri due miei desideri. Passare un pomeriggio da turista a Palermo e leggere un libro che da tempo desideravo. Sono contento per oggi, solo per oggi, da domani bisognerà avere nuovi desideri e procurarsi nuovi ricordi, il bello della vita.

mercoledì 25 maggio 2011

Pillole di pensieri politico-sociali mentre impazzano i ballottaggi di Milano e Napoli

In Italia ormai c'è il brutto vizio di considerare pazzi tutti quelli che non la pensano come te, colpa delle continue risse televisive a cui assistiamo probabilmente e che hanno un'influenza negativa su di noi...io non ci vedo nulla di male, il mio pensiero è che la libertà di culto è una cosa, riempire una città di moschee e dare ospitalità a milioni di migranti e zingari è un altro discorso, c'è un limite a tutto...io sono contrario all'apertura di altre moschee ma non considero pazzo chi non la pensa come me, è solo una divergenza di vedute, del resto nei paesi musulmani non mi pare che noi cristiani godiamo della stessa libertà di culto e di tante altre libertà...c'è chi sogna un mondo senza regole dove c'è libertà di drogarsi e di spacciare, dove si vuole snaturalizzare la famiglia e mamma Elton John è un mito ed un esempio da seguire, dove siamo tutti fratelli e condividiamo tutto e tutti (tranne le donne, ma a volte pure quelle, peace and love) e dove per riscaldarsi si torna ai falò e alle candele e alla conservazione ossessiva della natura e c'è chi sogna un mondo fatto di regole che vanno rispettate (soprattutto da chi è ospite in un altro paese), di organizzazione, di servizi efficienti e di infrastrutture per tutti i cittadini, di investimenti e di sviluppo, di nuove tecnologie, di sconfitta della povertà ed assicurazione a tutti dei servizi minimi e di un lavoro...sono 2 punti di vista opposti ma che vanno rispettati entrambi, e nè quelli che vincono nè quelli che perdono sono tutti idioti, sono semplicemente la maggioranza, regola fondamentale di un'elezione democratica.

giovedì 5 maggio 2011

Cosa cambia tra quando è chiuso e quando è aperto?


Stamane, per motivi di lavoro, mi trovavo a passare davanti il Municipio della mia città e noto con curiosità che il portone d’ingresso del Palazzo Comunale è stato sbarrato per la protesta inscenata dal nostro Sindaco per il fatto che la Regione gli ha appena negato 4 milioni di euro di finanziamenti per la messa in sicurezza del centro storico cittadino.
Tutto ciò accade qualche giorno dopo il più che previsto da tutti crollo dell’antico Palazzo lo Jacono, uno dei più importanti del centro storico agrigentino.
Decido di fare una foto, visto che non è un evento che capita tutti i giorni, cosi lo ricorderò quando sarò grande.
Dopo di che, di buon umore e “carico” come quasi ogni mattina, mi avvio verso l’Ufficio tecnico dello stesso Comune, apprestandomi ad intraprendere una delle mie giornaliere battaglie contro la burocrazia. Ma la mia professione, che io adoro, mi impone anche questo non molto allettante aspetto e devo per forza affrontarlo per poter portare a termine i progetti che i clienti mi commissionano.
Oggi ho 3 problemi da risolvere. La prima ora passa per soddisfare la richiesta di un cliente per il quale un mese fa ho presentato la richiesta di una copia di un Autorizzazione rilasciata dallo stesso Comune l’anno scorso.
Così inizia il balletto mio e della mia istanza, vengo catapultato dal servizio VII, al servizio II, al servizio VII nuovamente. Premetto che nelle scorse settimane per ottemperare a tale richiesta mi sono stati fatti compilare una serie di altre richieste integrative, sui modelli “giusti”, oltre ad atti di notorietà ecc... Nel frattempo ad una delle mie tante perplessità l’impiegato di turno, che non trova il parere in questione, mi risponde che la colpa è mia che non so dove sono conservati i progetti al Comune. Le mie perplessità aumentano.
Vengo rinviato ad un’altra impiegata, una buon’anima oserei dire, che prende a cuore il mio caso e mi conduce dopo una circumnavigazione dell’intero edificio tra una stanza e l’altra, verso la soluzione del problema. Alla fine la soluzione si trova, devo ripresentare l’istanza e ripartire da zero, stavolta però, mi assicura l’anima pia, seguirà lei direttamente tutto l’iter fino a soddisfare la mia richiesta.
Penso fra me e me un paio di cose: 1) perchè tutti questi settori degli uffici comunali si chiamano servizi, cioè quelli che dovrebbero offrire ai cittadini, e non disservizi?; 2) penso che questa anima pia si trova nel posto sbagliato al momento giusto.
La seconda ora passa per chiedere info su una richiesta di concessione edilizia presentata circa una mezza dozzina di mesi fa. L’impiegato, che ha completato l’istruzione della pratica circa 1 mese fa, l’ha passata al suo dirigente superiore; riesco a capire dopo un po’ di attesa che il dirigente superiore l’ha passata, dopo un altro mese, all’Ingegnere Capo e di questo me ne compiaccio visto che fino a 15 giorni fa la stessa pratica era avanzata di poco, in particolare dalla sedia fino alla scrivania del dirigente (un bel passo in avanti di questi tempi).
Chiedo informazioni su cosa preveda ancora l’iter, mi viene detto che dopo l’ingegnere capo verrà passata al quarto funzionario per il rilascio definitivo della concessione; a conti fatti e rispettando la media cronologica dovrei averla per le mani tra non più di un mesetto, il mio self control pur messo a dura prova, ancora una volta ha tenuto; il che mi incoraggia.
La terza ed ultima ora del mio girovagare mattutino viene impegnata a risolvere il terzo problema.
Naturalmente mi manterrò sempre molto generico per ragioni di privacy. Dopo circa un anno (e ferma da almeno 6 mesi) non può essere ancora rilasciata ad una mia cliente una concessione poiché una degli uffici preposti a dare il proprio parere per un banale errore di stampa cosi scrive in sintesi nel proprio Nulla osta:
visto che a legge … consente di …;
visto che la richiesta presentata non contrasta con il regolamento comunale n°…;
“non” si esprime parere favorevole…
Dopo averlo letto mi sono più volte chiesto se fossi io ad essere impazzito improvvisamente oppure se sono capitato in un altro di quei settori che più che servizi andrebbero chiamati disservizi.
Comunque, a parte le troppo facili ironie, dopo una buona mezzoretta di dialogo amichevole (col sorriso in bocca o con i denti digrignati, fate voi) col funzionario istruttore della pratica, troviamo insieme una soluzione sul da farsi ed ottengo di poter interloquire col Capo del “Servizio”(?) presumibilmente la prossima settimana tra lunedì e venerdì, un successone insomma. Nel frattempo la mia mattinata “lavorativa” è già trascorsa. Nella mia testolina sempre frullante, mi sorge spontanea una domanda: bene o male io ormai sono un esperto di uffici comunali e so come muovermi e quale “disservizio” cercare tra gli uffici, ma mi metto nei panni del povero cittadino che dovesse aver bisogno di sbrigare con urgenza una pratica, “porello”, per dirla alla romana.
Dopo aver concluso la mia battaglia mattutina mi riavvio verso la mia auto e ripasso davanti al portone chiuso della sede centrale, ed è qui che mi sorge spontanea la domanda che da il titolo alla mia nota: cosa cambia tra quando è aperto e quando è chiuso questo portone? E, da buon sognatore, inizio a pensare ad una società informatizzata in cui è possibile sbrigare qualunque cosa online, standosene comodamente seduti nel proprio ufficio o a casa propria senza bisogno di oltrepassare quel portone … ma questa è un’altra storia.

mercoledì 26 gennaio 2011

AAA...moralità cercasi

Se dovessimo eliminare dall'Italia tutti gli amorali, intendendo per amorali tutti quelli che vanno contro la morale ed etica cattolica, quindi ladri, assassini, corruttori e corrotti, poligami, separati e divorziati, traditori, scopaioli, spioni segaioli, segaioli semplici, trans, gay,quelli che lo fanno senza preservativo ecc.. praticamente l'Italia resterebbe un paese disabitato. E poi ricominciamo dal Far West che è meglio...
E se invece si ripartisse da zero, dal rispetto delle regole e da un'etica comune e condivisa da tutti basata su delle semplici regole fondamentali che hanno come base e punto di partenza il rispetto dell'individuo?che poi non sarebbe altro che la stessa etica cattolica opportunamente corretta tenendo conto di alcune piccole modifiche al solo scopo di adeguarla ai tempi moderni che non sono più quelli di 2000 anni fa, nè quelli del Medioevo.
Sarebbe secondo me la soluzione migliore ma di certo un pò utopistica e, per il momento, fuori dai tempi purtroppo.
Intanto con un pò di sforzo da parte di tutti si potrebbe iniziare a distinguere cio che è "peccato" da ciò che è "reato". Anche questo sarebbe un buon punto di inizio.

lunedì 3 gennaio 2011

Brasil

Ho sempre ammirato il Brasile e la sua gente, ho sempre sognato di andare a vivere li un giorno. Le sue bellezze naturali, la foresta amazzonica, il Rio delle Amazzoni, le spiagge sconfinate e poi l'allegria del suo popolo, la voglia perpetua di ballare, cantare, ridere e divertirsi pur nelle difficoltà di un paese povero e pieno di problemi. E così negli ultimi anni abbiamo assistito al boom dell'economia brasiliana, a una crescita senza precedenti, all'apertura alle economie occidentali. Ma in questi giorni ho ricevuto una grande delusione dall'uomo, il premier Lula, che pure ha guidato la ripresa del paese in questi ultimi anni. La non concessione dell'estradizione del terrorista "assassino" Battisti condannato in Italia da diversi tribunali e da una ventina di giudici diversi per 4 omicidi di cui 2 commessi direttamente. La vita di 4 famiglie rovinata per sempre, più una persona, torreggiàni, costretto per sempre su una sedia a rotelle per una pallottola alla schiena. Non riuscirò mai a capire i motivi di una tale decisione.ogni delinquente dovrebbe essere giudicato e scontare la pena nel paese dove commette il reato con le opportune garanzie per la sua vita naturalmente.ma ciò che è successo è inaccettabile e il Brasile così fa tanti passi indietro nella classifica della civiltà e della giustizia.