giovedì 17 novembre 2011

I Polli e l’ICI


Poichè non lo spiega nessuno, ci proverò io, in qualità non di professore ma di semplice cittadino che paga regolarmente le decine e decine di tasse che tartassano i contribuenti italiani.
Tutti i cittadini pagano già una tassa sulla prima casa e su ogni altro immobile che possiedono in proporzione al reddito che hanno.
Infatti ogni cittadino paga una tassa che è direttamente proporzionale alla rendita catastale dell'abitazione ed al proprio reddito. Ad esempio, in una famiglia italiana media composta da 3 persone monoreddito, se l'intestatario dell'appartamento ha un reddito di 20000,00 euro all'anno ed ha un'appartamento di 100 mq con rendita catastale di 500,00 euro, pagherà 100,00 euro/anno di tassa sulla casa mascherata da irpef.
Ma non basta paragonare con gli altri paesi europei, i quali oltre ad avere un reddito medio più alto, pagano anche molto meno di noi l'energia elettrica, il gas, i rifiuti, l'acqua.
Infatti in Italia, per tante scelte scriteriate della politica ed a volte anche dei cittadini in buona fede ma fuorviati dalla politica, dai media e dall’informazione, la stessa famiglia, per poter solo abitare in quella casa, che dovrebbe essere un diritto ad una vita minimamente decente,  pagherà ad esempio ad Agrigento (una città a caso), circa 400,00 euro all'anno per i rifiuti, circa 400,00 euro all'anno per l'acqua, circa 600,00 euro all'anno di ENEL, minimo 400,00 euro all'anno per la bolletta telefonica con internet, minimo 1000,00 euro all'anno di gas per poter riscaldare la casa e non morire di freddo nella stagione invernale e per usufruire dell'acqua calda, per non contare che spesso e volentieri ha in carico un mutuo per la ristrutturazione iniziale o per l’acquisto della stessa prima casa per un ammontare minimo di 4000,00 euro all’anno. Così, “babbiando babbiando” (per usare un eufemismo tipico delle mie parti) siamo già arrivati alla modica cifra di circa 7000,00 euro.
Consideriamo che questa famiglia dovrà pure affrontare tante spese necessarie per la “sopravvivenza”, spesa alimentare (almeno 5000,00 euro all’anno per sopravvivere), automobile (più bollo e assicurazione che influiscono per circa 900,00 euro all’anno) e benzina sempre più cara ed ultratassata (almeno 100,00 euro al mese, 1200,00 euro all’anno), vestiario, spese per il figlio (scuola, vestiario, giochi ecc…, ho calcolato circa 1500,oo euro all’anno senza strafare) e qualche spesa di quelle che ormai non sono più considerate superflue quali i cellulari e relative schede telefoniche e ricariche (un cellulare + relative ricariche per un anno circa 500,00 euro all’anno). Questa seconda tranche di spese ammonta a circa 9000,00 euro all’anno (e siamo a 16000,00 euro per non perdere il conto)
Infine, la terza e più deprimente tranche che comprende, (toccando nel frattempo, per me e per tutti,  i gioiellini di famiglia), le spese sanitarie, che per le medicine e visite mediche ordinarie potrebbero ammontare a circa 1500,00 euro all’anno oltre ad imprevisti di varia natura nella casa che richiedono interventi di tecnici vari tra cui idraulico, elettricista, muratore, tecnico della lavatrice, tecnico della tv, tecnico del computer, tecnico generico tuttofare (non potevano mancare i tecnici in un periodo in cui si parla dei tecnici come dei salvatori della patria) che se siamo fortunati ci portano via altri 500,00 euro all’anno. E ahimè siamo a 18000,00 euro.
Se non ho dimenticato nulla (non mi fido molto della mia memoria), restano miseri 2000,00 euro, per qualche piccolo piacere, un week end rilassante durante le ferie, qualche pizza qua e là in qualche sabato o domenica, facendo attenzione a non arrivare troppo tardi che i ristoranti sono tutti pieni e non si trova posto.
...Purtroppo mi sono ricordato di altre spese che avevo omesso per dimenticanza, sono così tante che è difficilissimo averne un quadro completo sempre presente, cosi questa nota si va evolvendo man mano che me ne ricordo....
Avevo dimenticato le seguenti spese: Canone TV circa 110,00 euro all'anno, spese condominiali circa 500,00 euro all'anno, tagliando auto mediamente 500,00 euro all'anno....
E così addio Pizze il sabato sera ed addio week end nelle ferie, e probabilmente anche addio ai regali di Natale...
A questo punto mi viene spontaneo porre, e  più che altro dovremmo tutti porci (che non è un’offesa…) la seguente domanda:
ma questa famiglia come potrebbe essere mai in grado di pagare un ulteriore tassa (ICI) sulla prima casa? Con quale coraggio si può chiedere di pagare un’ulteriore tassa ai cittadini già abbondantemente provati e stufi? Non si pensa che prima o poi gli stessi cittadini si ribelleranno e potranno scegliere tra una rivoluzione pacifica inizialmente (non pagare più le tasse che non possono pagare) ad una rivoluzione violenta in piazza (quando verranno messi con le spalle al muro e gli verranno pignorati gli immobili dalle amiche banche o dall’amico Stato)? Nessuno ha mai pensato che per la civile convivenza è necessario assicurare a tutti i cittadini, nessuno escluso, una qualità di vita almeno “decente”?
post scriptum: ho considerato una famiglia italiana media, ciò significa che non è che tutti guadagnano tanto, ma ce ne sono almeno la metà che vivono con un reddito ancora minore (è un po’ come la media del pollo di Trilussa da me liberamente interpretata ed adeguata ai tempi: se una persona mangia due polli al giorno ed un’altra non ne mangia nemmeno uno, in media queste due persone mangeranno un pollo a testa, ma nella realtà uno dei due mangia troppo e l’altro muore di fame)…

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