martedì 6 dicembre 2011

Equini (loro) e Polli (noi)

Sta per uscire la nuova manovra del Governo Monti, che in più occasioni ho già definito più che equa, Equina...il doppio senso si spiega col fatto che anche gli Asini sarebbero stati capaci di risolvere così la crisi italiana.
Scrivo a distanza di 20 giorni dalla mia ultima nota in cui, mediante dei semplici calcoli dimostravo che la famiglia media italiana resta già oggi senza un euro in tasca a fine anno e quindi è costretta a rinunciare ai regali di Natale se vuole continuare a rispettare la legge ed a pagare le tasse nuove e arretrate (per la cui riscossione coatta ci pensa Equitalia, o meglio da oggi Equinitalia).
Ecco così che questo Governo Monti, non voluto dal popolo italiano ma imposto dai grandi poteri finanziari ad un Presidente messo con le spalle al muro dalla crisi “virtuale” creata dai mercati e che stava affossando la nostra economia e rischiando di farci fallire, per poter tenere fede al pagamento di un debito pubblico sempre più mostruoso, che si autoalimenta con gli interessi suoi stessi (che ammontano a circa una sessantina di miliardini di euro l’anno, mica patate) ha dovuto ancora una volta mettere le mani nelle tasche degli italiani, che verranno spremuti come limoni.
Il guaio è che stavolta soldi nelle tasche degli italiani non ce ne sono davvero più, e quei conteggi semplici e molto verosimili che avevo fatto nella precedente nota lo dimostrano pienamente.
Comunque sia, visto che di soldi le famiglie italiane non ne hanno più, faranno da ora in poi quello che fa lo Stato, seguendo il suo esempio. Si indebiteranno ancora di più autoalimentando il proprio debito verso le banche creditrici, pagando interessi da strozzinaggio in un sistema che porta sistematicamente al fallimento, delle famiglie, delle aziende e dell’intera economia.
Tutto ciò perché partendo da zero euro in tasca bisognerà comunque provvedere al pagamento delle prossime Tasse Monti, poiché siamo un popolo di onesti, e che riepilogo di seguito:
1)      Nuova ICI sulla casa, mediamente 600,00 euro l’anno in più a famiglia media
2)      Aumento carburanti circa 10 eurocent/litro (che vuol dire circa 200,00 euro l’anno a famiglia media)
3)      Tassa dell’1 per mille sui conti correnti e tasse su varie operazioni e risparmi bancari
4)      In pensione si ci va a 70 anni (tutti tranne i parlamentari naturalmente che si fermano a 60 perché il loro è un lavoro usurante, che deriva da usura…)
Mi riferisco sempre alla famiglia media perché in Italia vale sempre la media dei Polli di Trilussa, per cui ci sono almeno la metà delle famiglie italiane che stanno peggio di quella media.
Nel frattempo, visto che sono siciliano, la mia cara e bella Regione comunica che sarà costretta ad aumentare l’IRPEF perché c’è crisi e bisogna mettere i conti a posto, e così faranno pure altre Regioni.
Concludo con un’osservazione: più tasse significa meno soldi restanti, quindi meno consumi, quindi recessione, quindi la crisi aumenta, quindi fra un mese altra manovra e altra stangata, quindi si va dritti verso il fallimento, ahimè.

Riflettendo poi sui 3000 privilegi delle Caste di politici, parlamentari, manager di aziende pubbliche, sindacalisti che non vengono minimamente scalfiti, mi chiedo se sia questo il motivo per cui politici di destra e sinistra si trovano incredibilmente alleati a difesa del governo dei professori (almeno fino a fine legislatura, chissà perchè).
Concludo qui la nota per evitare che dalla mia tastiera inizino ad uscire parolacce che sono già nella mia mente, nella speranza che quanto scritto serva a far aprire gli occhi a qualche mio connazionale. Saluti