Passeggiavo per le vie del centro. Palermo è una grande città, che sento mia e a cui sono molto legato per averci trascorso gli anni universitari. L’ho sempre vissuta da studente cogliendone gli aspetti più divertenti e contraddittori. L’ho anche vissuta un po’ da grande , l’ho vissuta il giorno e l’ho vissuta la notte, come potrei non amarla.
Una cosa che mi ha spesso colpito nelle mie divagazioni cittadine è l’osservare la vita dei turisti e dei viaggiatori dal mio punto di vista. Soprattutto i comportamenti di certi viaggiatori, in coppia, a volte anche da soli, che osservano, leggono, si siedono ai bar e scrivono. Scrivono di emozioni provate, di luoghi visti, di nuove amicizie. Una cosa che spesso ho desiderato di fare.
Passeggiavo per le vie del centro, dopo una giornata di lavoro, avevo un paio di ore libere, da trascorrere. Decisi che le avrei trascorse da turista, vivendo il centro storico di Palermo, mi fermo in un paio di librerie, compro qualche libro, poi mi siedo in uno dei locali più belli lungo una via caratteristica proprio di fronte il Teatro Massimo, proprio nel momento in cui veniva servito l’aperitivo. Un mondo colorato mi si apriva davanti agli occhi, odori e sapori di pietanze da gustare che facevano da contorno al mio Campari e le cui fragranze si mischiavano agli odori dei luoghi, delle case. Eh si, perché quando ritorni dopo un po’ di tempo in un posto a cui sei affezionato, ti tornano in mente gli odori che avevi lasciato, e tutto ti sembra più familiare, provi una sensazione di benessere.
Mi siedo al mio tavolo, apro il libro che avevo comprato Seta di Alessandro Baricco, parla di un viaggiatore, un mercante di bachi da seta, viaggia per il mondo, dall’Africa al Giappone, mi chiedo se i suoi viaggi siano ispirati più da un reale bisogno economico o da un bisogno di conoscere, soprattutto se stesso, lo scoprirò leggendo. Era da tempo che desideravo leggerlo questo libro.
Nel tavolino accanto, alla mia destra, due donne. Quando sono arrivato parlavano già, quando vado via dopo due ore, parlano ancora. Cosa si saranno dette. Le donne hanno la capacità di parlare ininterrottamente, ore ed ore, senza mai una pausa, spesso le loro voci si sovrappongono. Hanno pure la capacità di parlare e contemporaneamente ascoltare l’interlocutrice, non so fino a che punto comprendano i discorsi dell’altra, forse è per questo che parlano all’infinito, perché a volte ricominciano da capo.
Sulla mia sinistra una comitiva di turisti americani, chiassosi come sempre, allegri, bevuti e in procinto di confezionare il loro book fotografico turistico fatto di foto più o meno spontanee, per immortalare la vacanza palermitana.
Si è fatto tardi, ormai sono rimasto solo io e pochi altri, la luce non è più sufficiente per continuare la lettura ed io sono soddisfatto per questo aperitivo alternativo. In verità ho realizzato anche altri due miei desideri. Passare un pomeriggio da turista a Palermo e leggere un libro che da tempo desideravo. Sono contento per oggi, solo per oggi, da domani bisognerà avere nuovi desideri e procurarsi nuovi ricordi, il bello della vita.